Dioniso
era figlio di Zeus di Semele, nacque dal corpo del padre
perchè sua madre morì precocemente. La morte
di Semele fu provocata da Era a causa della sua gelosia.
Dioniso diventò il dio del vino, del divertimento
e del teatro. Donò agli uomini il vino e svelò
a loro i segreti di esso, si presentò ad un pio cittadino,
Icario, che viveva assieme alla figlia Erigone, nel demo
di Icaria nell'Attica, gli diede la vite e gli insegnò
come fare il vino. Icario volle dividere il dono del dio
con gli altri uomini e offri il liquido magico ad un gruppo
di pastori, ma purtroppo omise di avvertirli della sua influenza,
i pastori, ignorando i sintomi dell'ubriachezza, credettero
che Icario avesse tentato di avvelenarli e lo uccisero,
insieme a lui morì anche Erigone che per il dolore
si impiccò.
Da allora il vino viene offerto in abbondanza nei banchetti
e nelle festività.
In onore di dioniso venivano organizzate le cerimonie orgiastiche,
il dio ispirava agli uomini la mania dionisiaca e, con la
danza ed il canto, li aiutava a sfuggire dalla quotidianità.
Lo spirito del dio dominava nelle anime e nella mente dei
dionisiasti che rispondevano al suo invito forsennato superando
se stessi. Dal dogma dionisiaco sul superamento dell'essere
umano nacque il teatro, come Dioniso domina spiritualmente
sui suoi seguaci così anche l'attore è dominato
dal carattere che interpreta, in ambedue i casi l'uomo riesce
a sfuggire dalla sua personalità per incarnare qualcun'altro.
I sacerdoti di Dionido avevano dei posti d'onore in tutti
i teatri greci in ricordo del contributo del dio alla nascita
dell'arte drammatica.
I simboli di Dioniso sono la vite, da cui viene prodotto
il vino, il tirso, il bastone sacro coronato dalle foglie
di vite e d'edera, il kantharos, un vaso da bere in cui
viene servito il vino, e la pelle della pantera, l'animale
sacro del dio.